Altro che lotta alla pirateria, scandalo nel Governo: Ministro beccato col pezzotto | Scoppia la bufera

Dazn Foto LaPresse, Internews1908.it
Arrivano le parole del ministro che riguardano il pezzotto ed una situazione in cui si è visto coinvolto
In questi ultimi anni, tantissime istituzioni dal mondo dello sport, a cominciare dal Ministero dello Sport fino a quelle più vicine al mondo del calcio, stanno provando a dare delle soluzioni per quanto riguarda la pirateria nel mondo del calcio e avvantaggiare le varie piattaforme che spendono soldi per i diritti televisivi.
Non manca giorno in cui il presidente della Lega Calcio, Luigi De Siervo, utilizzi parole molto dure verso tutti quegli utenti che utilizzano delle piattaforme non legali o che non si faccia promotore di un’iniziativa contro la pirateria. Insomma, una lotta che è iniziata e continuerà ancora per tanto tempo.
Tantissimi siti pirata sono stati cancellati nel corso degli anni, ma ovviamente ancora tanto andrà fatto per fare in modo che le istituzioni possano raggiungere questo loro obiettivo.
Intanto, il Ministro dello Sport, Abodi, ha detto la sua sul tema, ammettendo di essere stato coinvolto, suo malgrado, in una situazione in cui un suo familiare ha utilizzato il pezzotto.
Il Ministro Abodi oggetto della critica: ecco cos’è successo
Il Ministro dello Sport e della Gioventù, Abodi, è stato intervistato da parte di Sky per parlare dei problemi legati alla pirateria. Lo stesso Abodi, però, ha fatto un’ammissione su un membro della sua famiglia che ha utilizzato il pezzotto in passato.
Ecco le sue parole: “Dobbiamo avere la consapevolezza che acquistare illecitamente un biglietto televisivo o di una piattaforma per un evento o per un film è dare un aiuto ad un’economia criminale. E quindi bisogna avere la consapevolezza di essere complici dei criminali. Potrà sembrare, in alcuni casi, una bravata. E’ successo anche a mio figlio di provare. Da padre gli ho spiegato che non è affatto una bravata e che bisogna essere consapevoli di questo”.
FIGC, anche Gravina al fianco delle istituzioni
In questo particolare aspetto, anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha appoggiato le scelte del governo e delle istituzioni che regolano il mondo del calcio.
Una problematica che si sta allargando a macchia d’olio, ma che le istituzioni hanno intenzione di risolvere in maniera definitiva.