Scandalo DOPING, tennis nel caos: squalifica ufficiale di 4 anni | Ora rischia la galera

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Arriva la squalifica pesantissima per il tennista a causa del doping: per 4 anni non potrà gareggiare e rischia il carcere
Il mondo del tennis sta vivendo in questi ultimi anni una nuova rivalità che sta scandendo le varie partite da giocare. Infatti, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si stanno dimostrando i due tennisti più forti del panorama e, almeno fino a questo momento, si stanno dividendo la fetta di trofei da giocare e da vincere.
Negli ultimi mesi è stato lo spagnolo a performare in maniera migliore, visto che delle ultime sei finali giocate, cinque sono state proprio contro il rivale italiano e quattro sono state vinte. Sinner è riuscito a batterlo solamente al torneo di Wimbledon, mentre Alcaraz è riuscito a vincere agli Internazionali di Roma, al Roland Garros, a Cincinnati e allo US Open.
Queste vittorie, inoltre, hanno permesso allo stesso Alcaraz di superare in classifica ATP Sinner che si trovava in prima posizione addirittura da ben sessantacinque settimane, un’enormità.
Intanto, arriva un nuovo scandalo che riguarda il mondo del tennis ed il doping. Il tennista è stato squalificato per ben quattro anni e rischia anche il carcere.
Tennis, altro caso doping: squalifica di 4 anni e rischio carcere
Grossi guai per il tennista, Oliveira. In questi giorni, infatti, l’International Tennis Integrity Agency gli ha comminato una squalifica di 4 anni a causa di un nuovo caso di doping. Il tennista, dunque, potrebbe tornare a giocare solo a 34 anni.
Dopo un torneo Challenger, il tennista si è presentato all’antidoping ed è stato trovato positivo ad entrambi i campioni. Dopo questo risultato, il ragazzo ha portato come prova la testimonianza di una ragazza che aveva assunto una pillola di metanfetamina, ma questo non è bastato per scagionarlo ed è arrivata la squalifica. Ora rischia anche delle conseguenze a livello penale.
Doping, Oliveira dopo Sinner
Anche Jannik Sinner, qualche mese fa, era stato nell’occhio del ciclone per il caso Clostebol. Il tennista italiano, alla fine, se l’è cavata con una squalifica di tre mesi dopo aver patteggiato con la WADA.
Ma sicuramente, il tema doping, è molto delicato. Infatti, bisogna tracciare dei confini malleabili rispetto a quelli attuali, specie se gli atleti assumono la sostanza in maniera inconsapevole, come ad esempio bevendo in un bicchiere o casi simili.